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LA BANDA DELLA MAGLIANA

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fede.chicca
view post Posted on 8/11/2005, 14:37




Banda della Magliana
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Banda della magliana è il nome attribuito dal giornalismo italiano a quella che è considerata la più potente organizzazione criminale che abbia mai operato a Roma. Il nome deriva da quello del quartiere - Magliana, appunto - da cui molti dei suoi componenti erano originari.

A questo gruppo criminale vennero attribuiti legami con diversi tipi di organizzazioni quali Cosa nostra, Camorra, 'Ndrangheta, ma anche con esponenti del mondo della politica come Licio Gelli e Loggia P2, nonché estrema destra eversiva e servizi segreti.

Questi legami, sotterranei rispetto alle normali attività criminose della banda (traffico di droga, sequestri e scommesse ippiche) e spesso non chiariti, hanno fatto balzare il gruppo alle cronache storiche degli anni di piombo, legandone le sorti a questi casi della cronaca nera italiana:

Omicidio di Carmine Pecorelli
Omicidio di Aldo Moro
Attentato a Roberto Rosone
Caso di Roberto Calvi
Ritrovamento dell'arsenale custodito nei sotterranei del Ministero della Sanità
Depistaggi nell'inchiesta sulla strage alla stazione di Bologna
Inoltre, i rapporti (ancora non chiariti) di alcuni componenti con la scomparsa di Emanuela Orlandi, appendice misteriosa dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II, furono solo alcuni dei fatti per cui la Banda della Magliana in un modo o nell'altro è passata al vaglio degli investigatori.




Nascita della banda
Nel 1976 Franco Giuseppucci - uno dei futuri componenti la banda - è un piccolo criminale del quartiere di Trastevere; nasconde e trasporta armi per conto di altri criminali. Un giorno si ferma con l'auto, la carica di armi e si ferma davanti ad un bar per prendere un caffè; fatalità vuole che quell'auto gli venga casualmente rubata. Le armi contenute nel bagagliaio della Volkswagen sono di un suo amico, Enrico De Pedis alias Renatino, un rapinatore che gode di buon rispetto all'interno della malavita romana.

Giuseppucci trova il ladro che gli ha sottratto l'auto, ma le armi sono state vendute ad un gruppo di rapinatori che si era appena formato in un nuovo quartiere romano, quello della Magliana.
Giuseppucci, decide quindi di andare a parlare con "quelli di via della Magliana", in particolare cerca e trova Maurizio Abbatino detto Crispino, un giovane rapinatore dal sangue freddo che aveva acquistato le armi. I due, stranamente, si accordano sull'associarsi per alcuni colpi; nell'associazione rientrano anche De Pedis e gli altri della Magliana.

Da semplice associazione di rapinatori, il patto prende forma di una potenziale organizzazione per il controllo della criminalità romana, dove iniziano a lavorare anche altri criminali di altre zone: Marcello Colafigli, Edoardo Toscano detto L'operaietto e Claudio Sicilia detto er vesuviano per le sue origini.

Il loro primo lavoro, il 7 novembre 1977 sarà un sequestro, quello del duca Massimiliano Grazioli Lante della Rovere, che però finirà male. Data l'inesperienza nel campo, Giuseppucci e gli altri non riescono a gestire la situazione e devono chiedere aiuto ad un altro gruppo criminale, un componente del quale, per distrazione, si fa vedere in faccia dal duca, che sarà dunque ucciso.

Riescono a ricevere comunque il riscatto, lo dividono con l'altro gruppo e invece di risuddividersi la loro metà, decidono di reinvestirla in attività criminali.

Si uniscono con altri gruppi romani: uno del quartiere Tufello con a capo Gianfranco Urbani (Er pantera), uno di Ostia con a capo Nicolino Selis che ha forti legami con la Camorra e I Testaccini, un violento gruppo di Testaccio comandato da Danilo Abbruciati, Er Camaleonte.
Nasce così la Banda della Magliana.


La conquista del potere
Il motivo per cui un gruppo riesce a raggiungere per la prima volta il controllo di una metropoli come Roma è da cercarsi nei metodi che la Banda della Magliana introdusse nel panorama capitolino.
Fra tutti, gli omicidi.

Dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta la criminalità romana era divisa in quartieri: ognuno controllava la propria zona dove mantenere il potere era semplice. Non che non si commettessero omicidi, ma le pistole si usavano molto raramente e nessuno di essi veniva premeditato per il mantenimento o la conquista del potere. Quelli della Magliana, invece, vollero allargare il controllo a tutta la città e per farlo usarono sistematicamente le pistole, eliminando gli oppositori alla loro espansione e contemporaneamente incuotendo timore a chi solo avrebbe voluto mettersi in mezzo alla crescita della banda.

"Eravamo i più potenti, perchè eravamo gli unici che sparavano", avrebbe detto anni dopo in un'aula di tribunale uno di loro.
La prima e la più celebre delle cancellazioni ad opera del gruppo, fu quella di Franco Nicolini detto Er criminale che controllava il mondo orbitante attorno le scommesse ippiche.
Gli affari della Banda della Magliana, dalle semplici rapine, passarano in poco tempo ai sequestri, scommesse ippiche, colpi ai caveau e soprattutto traffico di droga, affare per cui era necessario questo controllo capillare del territorio.


Organizzazione
La Banda della Magliana, a differenza di altri nuclei organizzati criminali, come la Camorra o Cosa Nostra, non presentava un'organizzazione piramidale, la banda non aveva infatti un solo capo, ma diversi, divisi in gruppi, che spesso lavoravano anche singolarmente e senza la necessità che gli altri lo sapessero.
I proventi dei crimini erano però divisi sempre in parti uguali, ogni membro riceveva la cosidetta Stecca, una sorta di dividendo indipendente dal lavoro svolto in quel periodo che anche i membri detenuti continuavano comunque a ricevere attraverso la famiglia.
Ogni membro era comunque tenuto a partecipare all'attività criminale, anche quando i ragazzi della Magliana divennero veramente ricchi, girando su Ferrari con Rolex al polso, continuarono ad essere degli operai del crimine.

Inutile dire, che appartenere alla Banda della Magliana significava anche non poter sgarrare: un errore sarebbe potuto facilmente costare la vita.


I rapporti con l'estrema destra

Professor Aldo Semerari
Alcuni dei capi della banda erano simpatizzanti di destra, in particolare Franco Giuseppucci, Maurizio Abbatino e Alessandro d'Ortenzi. Ma la politica non era mai certo stata tra i loro più grandi interessi. I primi legami con i gruppi neofascisti li ebbero attraverso il professor Aldo Semerari, un celebre criminologo leader del gruppo Costruiamo l'azione, che durante l'estate del 1978 organizzò diversi incontri politici nella sua villa di Rieti a cui parteciparono anche i componenti della Banda della Magliana simpatizzanti.

Semerari intendeva sfruttare la banda come una sorta di braccio armato del gruppo politico che andava formando, ma il gruppo criminale romano era già una matura organizzazione criminale che difficilmente si sarebbe fatta appaiare da fumosi progetti senza un immediato ricavo materiale; dagli incontri uscì infatti solo un accordo pratico tra il professore ed i ragazzi della Magliana: loro avrebbero finanziato il suo gruppo, in cambio il criminologo gli avrebbe offerto perizie psichiatriche su misura per i frequenti arresti che la banda subiva.

Il sodalizio durò comunque poco, perchè Semerari questo giochetto lo faceva anche con la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, ma non solo; fece l'errore di accordarsi anche con l'organizzazione rivale di Cutolo, la famiglia di Roberto Ammaturo e alla NCO questo non piacque. Il 1 aprile 1982 venne ritrovato ad Ottaviano (NA) nel bagagliaio di un'auto senza testa, messa dentro una bacinella sul sedile anteriore.

Semerari, oltre ad essere un illustre criminologo di estrema destra, era anche un esponente della loggia massonica P2 ed aveva forti legami con il SISMI, legami e conoscienze che trasferì velocemente a quelli della Magliana.


Nuclei Armati Rivoluzionari
Ma il primo vero sodalizio tra la Banda e i gruppi di estrema destra si ha con i giovani dei Nuclei Armati Rivoluzionari, attraverso Massimo Carminati, un giovane neofascista che frequentava lo stesso bar di Giuseppucci e Abbatino. Carminati divenne presto il pupillo del clan della Magliana e con lui strinsero legami altri ragazzi dei NAR come Velerio Fioravanti e Francesca Mambro.

I due gruppi allacciarono stretti rapporti di collaborazione, la banda principalmente riciclava il denaro sporco proveniente dalle rapine con cui i NAR si finanziavano, in cambio, i ragazzi neofascisti, effettuavano lavori di manovalanza per il gruppo della Magliana, come riscuotere i crediti dell'usura o trasportare droga. La collaborazione però, che ha suscitato i maggiori misteri, fu la gestione comune delle armi: mitra, bombe, fucili ritrovati sorprendentemente nei sotterranei del Ministero della Sanità.


Omicidio Pecorelli

Il corpo di Pecorelli rinvenuto nella sua autoAll'interno del covo nel sotterraneo del Ministero, vengono ritrovate anche cartucce di una marca particolare - Gevelot - difficilmente trovabili sul mercato. Apparentemente non vi era nulla di strano, ma quattro proiettili dello stesso tipo, appartenenti allo stesso lotto e con lo stesso grado d'usura del punzone che marca la punta, vennero utilizzati per un omicidio particolare.

La vittima era Mino Pecorelli, direttore di un'agenzia di stampa specializzata in scandali politici, e del delitto saranno successivamente accusati Giulio Andreotti e Claudio Vitalone, poi assolti.

Al processo emergerà un chiaro coinvolgimento della banda nel delitto, anche se Massimo Carminati, imputato di aver commesso materialmente l'omicidio sarà poi assolto. Dal processo emerse anche - secondo i giudici - "la prova di rapporti tra Claudio Vitalone e la banda della Magliana in persona di Enrico De Pedis". A parere dei magistrati però "gli elementi probatori non sono univoci" e non permettono "di ritenere riscontrata la chiamata in correità fatta nei suoi confronti". Insomma, Vitalone aveva rapporti con l'organizzazione criminale ma non ci furono prove abbastanza evidenti dal punto di vista penale.

 
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*Piccola stella*
view post Posted on 8/11/2005, 18:18




ho saputo...che notizia! cry.gif

e pensare che ci sono stata lì... unsure.gif
 
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fede.chicca
view post Posted on 8/11/2005, 20:30




CITAZIONE (*Piccola stella* @ 8/11/2005, 18:18)
ho saputo...che notizia! cry.gif

e pensare che ci sono stata lì... unsure.gif

cosa in particolare? huh.gif
 
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pink fairy
view post Posted on 8/11/2005, 23:31




forse la notizia del tizio ke è stato ucciso al ristorante a Magliana Vecchia...ma nn credo c'entri molto cn la banda della Magliana...
 
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fede.chicca
view post Posted on 9/11/2005, 07:47




no, non c'entra niente...anche perchè che io sappia la banda fu sciolta un pò di tempo fa...sebbene ora i vecchi esponenti stiano per finire di scontare la pena...
quello ucciso a magliana vecchia è un episodio singolo...a se,,,cavolo, sta a un km in linea d'aria da casa mia...
 
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pink fairy
view post Posted on 9/11/2005, 10:52




eh appunto...nn c'entra molto..

lascia xdere ke hanno affidato le indagini a 1 amica d mia madre (ke ovviamente nn divulgherà informazioni a riguardo)... -.- sta a pezzi...giorno e notte in commissariato...
 
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fede.chicca
view post Posted on 9/11/2005, 13:36




CITAZIONE (pink fairy @ 9/11/2005, 10:52)
eh appunto...nn c'entra molto..

lascia xdere ke hanno affidato le indagini a 1 amica d mia madre (ke ovviamente nn divulgherà informazioni a riguardo)... -.- sta a pezzi...giorno e notte in commissariato...

oddio che pezza... wacko.gif
 
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MubyMainnar
view post Posted on 24/9/2011, 06:35




Guy .. Eccellente .. Stupenda .. Io bookmark tuo sito e prendere il alsoI feed sono soddisfatto per cercare tante informazioni utili qui nel pubblicare , ci piacerebbe sviluppare strategie più su questo proposito, grazie per la condivisione . . . . . .
 
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7 replies since 8/11/2005, 14:37   11807 views
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